La "ragazza del secolo scorso" nella sala buia. I pensieri, le emozioni e le battaglie di una spettatrice speciale, Rossana Rossanda, a contronto con i critici del "manifesto". Quando infatti "il manifesto" parlava solo di politica, ai suoi inizi, nei primi anni 70, Rossanda è stata la prima a battersi per inserire nel giornale anche la pagina di cultura, cinema compreso. Così ha recensito centinaia di film, sempre guardando al cinema come momento di riflessione e di critica militante, e quasi mai di evasione. Il libro è una conversazione su cinema e politica dal '900 a oggi. È uno sguardo sulla rivoluzione delle forme e le forme della rivoluzione dallo schermo russo a Hollywood, dalle avanguardie al cinema classico, al digitale.
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