Tra cronaca e romanticismo, desiderio e realtà, il racconto di Duniya e di Ferial, le protagoniste di questo romanzo, si intreccia con quello di altre voci femminili che qui testimoniano la loro vita di donne, prese nel tentativo di affermare se stesse e le proprie aspirazioni, in una società che le vede solo come satelliti attorno agli uomini: nonni, padri, mariti e figli. Qui finalmente sono loro con le loro storie a occupare la scena. E non per piangersi addosso, non per descrivere le difficoltà della donna musulmana, ma per darci un quadro originale e sorprendente di una femminilità a un tempo simile e diversa da quella occidentale. Veniamo così a contatto con Ferial, che fa l'insegnante e si innamora di un coetaneo, il quale viene però costretto a sposare una ragazza molto più giovane. Conosciamo Maghi, andata sposa a un uomo ricchissimo, ma capace di coltivare una relazione segreta con un vecchio professore, sessualmente impotente. E Rose, insegnante di musica scappata dalla guerra in Albania ma pronta a fuggire ancora per inseguire il suo amore. E infine Duniya, naturalmente, con la sua faticosa vita di coppia