Giulio Cesare è stato appena ucciso, e subito si scatena una lotta per il potere tra i personaggi che hanno atteso anni all'ombra del dittatore, aspettando la loro occasione. Ma sulla scena irrompe il giovanissimo Ottaviano, che Cesare aveva adottato e nominato suo erede. Ottaviano è solo un ragazzo, inesperto e cagionevole di salute, eppure è determinato a vendicare il padre adottivo. A sbarrargli la strada, però, ci sono i protagonisti della politica romana: Marco Antonio, Cicerone, Lepido, Bruto e Cassio. Il ragazzo non si dà per vinto e, dopo i primi insuccessi, raduna intorno a sé un gruppo di giovani altrettanto determinati: Mecenate, Agrippa, Rufo e la sorella Ottavia. Con loro e con altri adepti, forma una setta votata al culto di Marte Ultore, il dio vendicatore, con gli obiettivi di punire, uno dopo l'altro, tutti coloro che hanno inflitto una pugnalata a Cesare alle idi di marzo, scardinare l'ordine costituito, irrompere nell'agone politico e dare la scalata al potere