La mia carriera cominciò con uno schiaffo. A darmelo fu Franco Evangelisti, braccio destro di Giulio Andreotti. Pensava che fossi io la spia dei giornali..." Comincia così questo libroconfessione di Luigi Bisignani, l'uomo che per oltre trentanni è stato al centro di tutte le più importanti trame di potere che hanno caratterizzato la Prima e la Seconda Repubblica. Politica, finanza, nomine in aziende pubbliche, televisione, giornali. Non c'è operazione in cui non ci sia stato il suo zampino, vuoi nelle vesti di consigliere vuoi in quelle di vero e proprio regista. Ma, sempre e comunque, da dietro le quinte. Di Bisignani girano poche e vecchie foto d'archivio, a riprova di quanto l'uomo detesti apparire in pubblico. Ma della sua influenza e del suo potere nessuno dubita. Tanto che Silvio Berlusconi, che durante la sua lunga permanenza a Palazzo Chigi lo ha spesso chiamato a consulto, lo ha pubblicamente definito "l'uomo più potente d'Italia". Ne "L'uomo che sussurra ai potenti" Bisignani racconta di sé, ma soprattutto delle centinaia di personaggi incontrati e spesso "consigliati", a una delle firme più note del giornalismo economico e d'inchiesta, Paolo Madron. Questa lunga intervista ha l'andamento di una spystory mozzafiato. I protagonisti sono quelli che tutti conosciamo, da Andreotti a papa Wojtyla, da Berlusconi a Bernabè, a Geronzi (di cui traccia un ritratto impietoso) e alle vicende di Mediobanca
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