Le società non accettano facilmente chi con il suo pensiero o con il suo agire sovverte le regole costituite. E una donna che la pensa diversamente, deve pensare ancora più forte. Ma donne coraggiose ce ne sono sempre state, donne che non disdegnano di sfruttare fino in fondo le proprie capacità. Donne che fanno le cose come se non avessero paura alcuna, o come se questa paura all'improvviso scomparisse. Dunque donne pericolose, che hanno spesso rischiato la vita per affermare le loro idee, o che semplicemente si sono scontrate con un sistema tutto al maschile. Da Simone de Beauvoir a Hannah Arendt, da Marie Curie a Emmeline Pankhurst, femminista che lottò per il voto alle donne e finì in prigione, da Indirà Gandhi ad Aung San Suu Kyi, insieme a molte altre: se il mondo è migliore e domani lo sarà ancora di più, lo dobbiamo anche a loro
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