Alba, una bambina, cresce nell'Italia povera di risorse e ricca di speranze degli anni Cinquanta. Non sa nulla del suo passato, meno ancora del suo futuro. Ma ha un cuore e sulle sue ali percorrerà sentieri inimmaginati, Simone, suo padre, è più indietro, nel 1944 che per molti ebrei italiani è stato l'anno della deportazione. Ad Auschwitz strappa un giorno dopo l'altro alla morte, pregando che la moglie e la figlia, perse di vista all'arrivo nel lager, siano ancora vive. Questo romanzo è una dedica. Un sasso o un fiore, su milioni di tombe che non esistono, perché le vittime della Shoà non hanno avuto nemmeno il rispetto di una sepoltura. Tra queste Sissel Vogelmann, la bambina nella foto sulla spiaggia
|