Il rastrellamento del Velodromo d'Inverno è uno degli episodi più vergognosi della persecuzione degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale: il 16 luglio 1942, per ordine del governo di Vichy, 3.031 uomini, 5.802 donne e 4.051 bambini vengono prelevati dalle loro case e rinchiusi nello stadio parigino, anticamera della deportazione nei lager della morte. Grazie alla pietà di alcuni carcerieri una ventina di lettere riesce a raggiungere l'esterno. Un episodio dimenticato, di cui queste carte restituiscono un lato ignoto: raccontano la quotidianità della prigionia e la speranza di chi, ignaro di essere a un passo dalla morte, cerca invano aiuto.
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